Interazioni: 2019
Dialoghi nella città multiculturale: Parliamo d’Africa
Obiettivi di Interazioni 2019
Interazioni, progetto frutto della partecipazione di un’ampia rete di soggetti istituzionali e privati, offre alla cittadinanza occasioni di incontro, scambio e dialogo interculturale, grazie sia alla realizzazioni di eventi pubblici, sia alla qualità dei corsi e laboratori proposti, disposti lungo l’intero anno 2019 sull’intera Provincia di Rimini.
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Vincere la xenofobia e il razzismo attraverso strumenti della cultura e del dialogo interculturale.
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Dare impulso alla circolazione di idee e persone ed alla creazione di una coesistenza pacifica.
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Offrire opportunità aggregative e di cittadinanza attiva senza discriminazioni.
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Promuovere una cultura della pace, del senso di rispetto e della comprensione fra i diversi gruppi etnici in una costante pratica di dialogo interculturale.
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Motivare la coesione sociale attraverso la cultura del confronto e dello scambio come strumento per la costruzione di relazioni reciproche rispettose dell’identità e delle diversità di ogni espressione.
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Contrastare, attraverso la conoscenza dell’altro, la diffusione di stereotipi, pregiudizi, discriminazioni legate all’ignoranza nei confronti delle culture diverse e/o minoritarie.
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Stimolare le riflessioni sulle tematiche dei diritti umani e della giustizia sociale a partire dai territori locali.
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Incrementare il protagonismo giovanile e le esperienze di scambio tra pari in un’ottica interculturale.
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Sensibilizzare il territorio contro il razzismo.
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Coinvolgere le comunità di immigrati presenti nella provincia di Rimini al fine di dare loro maggiore visibilità.
Azioni interne al progetto
1 – La Formazione ed aggiornamento
2 – L’Intercultura e il mondo giovanile
3 – Festival dell’intercultura 2019
4 – Animazione Interculturale
5 – Caccia al tesoro in lingue straniere.
6 – Campagna Sfruttazero.
Percorsi di formazione ed aggiornamento (operatori sociali, insegnanti ecc.)
1.1 Itinerari interculturali: conoscere le culture “altre”
1.2 Stage sulla “mediazione dei conflitti”
Attraverso queste pratiche si rivelano i meccanismi che stanno all’origine delle situazioni conflittuali e si può scoprire come trasformarli contattando i bisogni più profondi per essere in pace e fare pace.
Intercultura e mondo giovanile.
2.1 Educazione alla cittadinanza democratica nelle scuole secondarie
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nel coordinamento con i docenti, nell’attività didattica delle diverse discipline e in quella di alternanza scuola-lavoro, orientando a scelte di impegno personale e di verifica del possibile futuro professionale degli studenti;
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nella ricerca e negli approfondimenti interdisciplinari anche attraverso libri e testi della biblioteca dell’Istituto di Scienze dell’Uomo, l’incontro con esperti, inoltre nella disseminazione dei risultati e diffusione di idee, pratiche e interazioni positive.
2.2 Philosophy for children
La P4C è un progetto educativo centrato sulla pratica del filosofare in una comunità di ricerca.
Le strategie educative forniscono strumenti cognitivi, affettivi e sociali attraverso i quali affrontare pregiudizi e stereotipi, e che preparano gli studenti alla cittadinanza attiva in una società diversificata e complessa.
Festival dell’intercultura di Interazioni 2019
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Rassegne cinematografiche. Volte sia a fornire uno sguardo sulle cinematografie dei diversi paesi.
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Eventi musicali. Preceduti da laboratori itineranti che vedranno il momento clou con i concerti durante l’estate.
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Eventi Artistici. Mostre fotografiche, installazioni, flash mob, iniziative ludico-espressive, performance.
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Eventi culinari. Laboratori di cucina multietnica.
Il festival di quest’anno avrà come filo conduttore la conoscenza del “continente africano”
Programma del Festival:
Maggio-Giugno 2019
Animazione Interculturale
I volontari accompagneranno bambini e famiglie in un viaggio immaginario attraverso foto, narrazioni, musiche e lingue che li aiuterà ad avvicinarsi al tema delle migrazioni, a dialogare per confrontarsi su stereotipi, pregiudizi e a decostruire le proprie posizioni.
Caccia al tesoro in lingue straniere
Lo si vuole proporre in modo giocoso e divertente, promuovendo proprio il gioco della caccia al tesoro costruita nelle lingue inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo, russo, wolof…
A partire da settembre 2019
Campagna Sfruttazero
Negli ultimi 6 anni (dati del British Medical Journal, prestigiosa rivista medica del Regno Unito) sono morti in Italia 1.500 braccianti, più di 400.000 quelli occupati e schiavizzati, rilegati nei Ghetti Italia che da nord a sud sono popolati da fantasmi, persone senza diritti, senza dignità, senza casa, senza servizi, che raccolgono la frutta e la verdura che troviamo sulle nostre tavole o in qualche catena di discount o della GDO a prezzi stracciati.
Il 6 agosto 2018 perdevano la vita in un incidente su una strada provinciale a Foggia, stipati come bestie in un furgone senza assicurazione, 12 braccianti di origine africana.
Negli ultimi anni si sono sviluppati diversi progetti alternativi di autoproduzione e lavorazione del pomodoro, liberi dallo sfruttamento dell’agroindustria e delle gare online della Grande distribuzione Organizzata (GDO) che stabiliscono il costo di una vita umana, progetti che cercano di sviluppare un’alternativa a questo modello di sviluppo.
Fra questi SfruttaZero è un progetto di autoproduzioni di salsa di pomodoro della rete Fuori Mercato, di tipo cooperativo e mutualistico, promosso da precari e migranti in territori diversi in particolare del Sud d’Italia.
Attraverso l’incontro con questa esperienza di autoproduzione e riflessione sui temi del grave sfruttamento lavorativo in agricoltura, intendiamo svolgere un’azione di informazione e sensibilizzazione sulle situazioni in cui versano migliaia di braccianti – in particolare migranti – nel nostro paese, sensibilizzazione rivolta sia ai consumatori e alle consumatrici, sia ai/alle migranti presenti nel nostro territorio che ai/alle richiedenti asilo accolti nei CAS.
Sarà anche l’occasione per mettere a valore l’esperienza dell’Orto sociale nel Parco Marecchia (Orto Madiba), per la sussistenza alimentare di Casa Don Andrea Gallo, una casa per l’accoglienza degna delle persone senza fissa dimora, un progetto che cerca di legare come SfruttaZero il tema della produzione alternativa a quello di un altro modello di sviluppo libero dallo sfruttamento delle persone e della terra.
Le iniziative di sensibilizzazione previste da questa azione si realizzeranno in concomitanza con il festival dell’intercultura “Iterazioni”.